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31 luglio
La magia dei Mille Laghi
Testo: Vittorio Caneva

 
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Vedere il Rally in Finlandia senza uno scroscio d'acqua, con temperature italiane e addirittura con la polvere è un po' fuori dall'usuale, diverso da quello che per tanti anni abbiamo seguito sul posto o a distanza. Una gara però che nella vita di uno spettatore o di un pilota va vista oppure (meglio) fatta. Il rally della Finlandia per chi se ne intende si chiama da sempre "Il mille laghi", inutile voler innovare chiamandolo Finlandia a scimmiottare la noiosa F1. Il Mille Laghi è "IL RALLY" così come Wimbledon è il tennis, la Streiff la discesa libera e Il British Open il Golf. Chi lo vince, vince IL RALLY e può essere pareggiato solo vincendo il Montecarlo, a vincerli tutti e due ci sono riusciti in pochi anzi pochissimi e quando si sale sul gradino più alto di queste gare vuol dire che di più non esiste.

Il biondo estone ha vinto con grande autorità, dimostrando a chi ancora ne dubitasse di essere il pilota più veloce in assoluto, facendo una prima tappa da campione e poi amministrando, se si può dire, per il resto della gara. Partito in una posizione non proprio favorevole Tanak all'inizio ha saputo mettere le ruote perfettamente sulla linea ideale senza mai cambiare ritmo, ha vinto undici prove prima di dare la zampata sulla dodicesima, quella che vale 5 punti, e si è portato a casa anche quella. Dirgli bravo è poco, e dato che ci siamo vorrei spendere due parole anche per il problema ordine di partenza: è risaputo che chi parte per primo è svantaggiato, anche se onestamente penso che partire per terzo sia sì meglio ma sicuramente non come partire per quinto o sesto e mentre i primi due della classifica hanno fatto un giretto turistico, lui ha sbaragliato il campo con tempi da infarto, questo a mio avviso fa capire che bestia sia il biondo estone, ne avremo sicuramente da discutere quando ci sarà da proclamare il campione WRC 2018.
 
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Citroen ha stupito! Cambiando alcuni particolari della sospensione la C3 è diventata la macchina più veloce del momento, abituati a vederla sempre di traverso abbiamo visto una vettura estremamente in linea e con una motricità spaventosa, è un peccato che abbiano mandato a casa Pierino la peste perché lui con quella macchina e partendo dietro avrebbe sicuramente lottato alla grande con Ott. Scelte di Team anche se il bravo Ostberg la sua figura l'ha fatta, ma come abbiamo storicamente visto il norvegese non è pilota da vittoria ma un buon gregario di un capitano che in Citroen non c'è più. Credo che Kris messo meno sotto pressione da una vettura inguidabile avrebbe sicuramente detto la sua e non solo tra i mille laghi, ma anche dopo.

Mi è piaciuto Latvala che nella sua gara di casa ha rivisto la vittoria in alcune speciali, forse questo servirà a dargli più fiducia per le prossime uscite e a fargli capire che se Tanak e Lappi vanno più forte lui non deve puntare ad essere il padrone di casa ma a portare punti alla causa Giapponese per il costruttori e adesso il sogno di vincerlo si sta avvicinando molto concretamente.

Lappi e Suninen vanno davvero forte anche se il primo ha tirato una discreta bombarda mentre stava vincendo la lotta con Paddon (che qui è andato benissimo) e credo che possa essere considerato ormai molto di più di una promessa in ogni gara, mentre il secondo pur molto più in credito di squadra e di esperienza ha una grande affidabilità pressoché in tutte le gare. Dicevamo di Paddon che qui ha dimostrato davvero di essere quello che ricordavamo prima del tragico fatto del Monte dello scorso anno, ormai Mikkelsen sembra sempre più in crisi e prendere il suo posto stabilmente non sembra poi così impossibile. A proposito abbiamo visto che gli idioti dei rally esistono anche in versione esportazione e a rovinare la gara del bel norvegese è stato proprio un cretino in cunetta a fare delle foto, nonostante tutto il rally è una gara dove la perfezione è impossibile a livello sicurezza, ma io mi chiedo se certa gente pensa di essere immortale, purtroppo ce ne sono tanti e tanti anche da noi e di questo non possiamo andar fieri, ma dovrebbero essere puniti a rigor di legge.
 
© RaceEmotion
 
La gara degli italiani non è stata molto bella anche se il Fabio nazionale ha vinto la prima prova facendoci sperare, di certo però c'è che in quella gara non è per niente facile andar forte e già stare nei dieci del WRC2 è una grossa impresa.

Ora appena il tempo di passare il ferragosto e poi la Germania, una gara completamente diversa con altre strade e altre problematiche per i team e i piloti, ma sempre in quel grande spettacolo che è il WRC.
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