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CIR / 3 maggio
100 volte Targa Florio
Testo: Simone Vazzano

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Ne è passata tanta di acqua sotto i ponti da quel 6 maggio 1906, giorno in cui tutto ebbe inizio.

- La storia -

La Targa Florio nacque dall'intuizione di Vincenzo Florio, all'epoca giovane imprenditore palermitano con il pallino delle automobili, che decise di "usare" le polverose e tortuose stradine madonite per dar vita a quella che sarebbe in seguito diventata "'A cursa", la corsa automobilistica più antica e famosa del mondo. Capace di vantare, per anni, tra i propri protagonisti i più grandi interpreti dell'automobilismo mondiale, diventando un vero e proprio motivo di vanto per un'intera regione. Da quel giorno la Targa Florio non ha mai smesso di sorprendere ed appassionare, fermandosi solo in occasione dei due conflitti mondiali.

6 maggio 2016, sono passati 110 anni e, nel frattempo, è cambiato il format e di conseguenza le vetture in gara, ma non l'anima della competizione né la passione che ruota attorno ad essa. Sul finire degli anni '70, infatti, eventi tragici, dovuti all'aumento prestazionale delle vetture che avevano reso del tutto inadeguate le strade delle Madonie, segnarono la fine della Targa Florio intesa come gara di velocità. Così, nel 1978, la gara venne trasformata in rally cambiando la propria denominazione in "Rally Targa Florio".
 
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- L'edizione del centenario -

Ed eccoci ai giorni nostri, con la 100esima edizione pronta a coinvolgere ed emozionare migliaia di persone. A partire dagli equipaggi e dai team che hanno fatto di tutto per essere presenti.

La grande voglia di esserci si è così tradotta in un boom di iscritti senza precedenti. Saranno ben 282 gli equipaggi che, venerdì sera, calcheranno il parco partenza di piazza Verdi, a Palermo, sotto il monumentale Teatro Massimo. Tra questi, 92 sono gli iscritti alla gara CIR, 96 a quella del Campionato Regionale e 94 al Rally Storico. Se a questi sommiamo le 138 vetture che disputeranno la gara di regolarità ed il Ferrari Tribute e le 61 dell'Historic Speed è facile rendersi conto di avere di fronte un evento del tutto unico e, forse, irripetibile.

Approfondendo l'aspetto rallystico, la 100esima Targa Florio sarà il terzo appuntamento del Campionato Italiano Rally 2016.

Ad esclusione di Perico, Tassone e Michelini, saranno presenti tutti i "big" del rallysmo nazionale.

Tanti i motivi di interesse, con il nove volte campione italiano ed attuale leader di campionato, Paolo Andreucci, che proverà a mettere il decimo sigillo personale al rally siciliano, ma che dovrà tenere a bada la nutrita concorrenza. A cominciare proprio da Basso e Scandola che faranno di tutto per battere il garfagnino, in uno dei rally che più ama, per riaprire i giochi in ottica campionato, sfruttando il coefficiente maggiorato dell'appuntamento isolano.

Mentre l'assenza dei tre sopra citati apre mille soluzioni nel Trofeo Rally Asfalto.

Sono tanti i beniamini locali che godranno del tifo del caloroso pubblico siciliano. Dopo il terzo posto del 2014, Andrea Nucita (Ford Fiesta R5) cercherà di dar fastidio al trio di testa dopo la convincente, ma sfortunata, prestazione sanremese. A lui si aggiungono tanti altri esperti della corsa siciliana che hanno tutte le carte in regola per disputare un gran rally, tra questi il cerdese Riolo ed il cefaludese Runfola. Tra gli Under 25, Marco Pollara cercherà di difendere, nella gara di casa, l'attuale leadership dagli attacchi degli agguerriti pari-età, a cominciare da Testa e Bernardi, senza dimenticare l'altro siciliano, Alessandro Casella, che vorrà ben figurare.

Nel 2 Ruote Motrici riparte la sfida tra Ferrarotti e Panzani, con Pisani e Gilardoni pronti ad inserirsi in qualsiasi momento.

La kermesse siciliana sarà inoltre valida come terza prova del Campionato Italiano Rally Auto Storiche 2016.

I motori sono già caldi, 14 le prove speciali per un totale di oltre 154 Km cronometrati equamente divisi tra Gara 1 e Gara 2.

Podio finale previsto domenica pomeriggio in Piazza Duomo, a Cefalù, sotto l'imponente Cattedrale Normanna patrimonio dell'umanità.
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