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CIR / 27 dicembre
L'intervista - Paolo Andreucci risponde
Testo: Simone Vazzano

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1.Nel corso dell'ultima stagione, sia tu che Anna (Andreussi, ndr) non avete mai perso l'occasione per rimarcare il vostro disappunto nei confronti del regolamento del CIR. Con quale spirito si affronta una competizione di cui non si condividono le regole e quali sono (se ci sono) le tue proposte per migliorare la serie tricolore?

Credo che non siamo i soli a non capire questo regolamento. A parte quelli a cui è convenuto, chiunque abbia un minimo di passione rallystica è arrabbiato. Questo è snaturare una specialità, confondere gli appassionati ed i media. Non avevamo bisogno di questa confusione. Magari si potrebbe fare qualche sforzo per promuovere meglio mediaticamente il campionato, magari scegliendo location o PS ad hoc. Ecco, penso che bisognerebbe investire del tempo in queste cose. Si vuol fare rientrare chi esce? Bene, lo si penalizza di 10/20 secondi per ogni Prova Speciale non effettuata. Io toglierei i ridicoli punteggi per tappa e metterei in palio un punto per ogni PS vinta e/o una Power Stage. Ma chi vince il rally "totale" deve essere l'unico vincitore della gara! Quest'anno ci siamo ritrovati in situazioni veramente strane.


Dal punto di vista degli spettatori e degli appassionati, con il nuovo regolamento, il campionato è stato oggettivamente più avvincente. D'altro canto, con il vecchio sistema di punteggio i vincitori teorici sareste voi. In altre parole emergono i due punti salienti di qualunque sport ad alto livello: l'aspetto puramente sportivo e l'appeal per l'audience. Come si possono conciliare queste due posizioni?

E' da molto tempo che dico che le gare andrebbero costruite di più per gli spettatori e per i media indirizzando gli organizzatori a fare anche PS con qualche punto spettacolare in più. E' il passaggio bello, veloce e "cattivo" che esalta e non quello "medio" a classifica racchiusa perché fai le gare di 60 chilometri... Si è fatto casino anche con gli ordini di partenza. Sulla terra chi era primo si ritrovava sempre a pulire la strada, regola che ritengo ingiusta ed antisportiva.


Come cambia l'approccio alle gare con il sistema delle due tappe distinte?

Quello che cambia è legato soprattutto alla gestione delle gomme.


Considerando che siete comunque vice-campioni italiani, tu ed Anna avete qualcosa da rimproverarvi per non aver raggiunto il vostro obiettivo stagionale? C'è un episodio in particolare che pensi abbia influito più di altri sul risultato finale?

A mio parere, considerando tutto, abbiamo fatto una gran stagione.


Anche nella prossima stagione, saranno 8 le gare che comporranno il calendario del CIR, sei su asfalto e due su terra. Come sempre, questa grossa discrepanza tra il numero di rally asfaltati e sterrati fa tanto discutere appassionati ed addetti ai lavori. Tu cosa ne pensi?

Penso che sarebbe bello avere quattro rally su asfalto e quattro su terra.
 
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C'era qualcosa di verosimile nei rumor che ti volevano su una Hyundai i20 R5 nel 2017?

No, non c'era nulla di vero. Erano soltanto rumor.


Qualche volta hai detto che la tua macchina ha un po' di gap da recuperare nei confronti della concorrenza. Dove pensi che la 208 debba migliorare e quali margini di miglioramento pensi che ci possano ancora essere?

Stiamo lavorando molto sul motore, sull'idroguida e sugli ammortizzatori e penso che faremo un buon step.


Il 2017 segnerà il ritorno di un rally italiano nel Campionato Europeo, il Rally di Roma Capitale, gara che nel giro di pochi anni è cresciuta talmente tanto da raggiungere questo importante riconoscimento internazionale. Cosa ne pensi e come giudichi l'ERC?

Il Rally di Roma Capitale è una bella gara e si merita di far parte dell'ERC. Sono contento per loro. Questa è la dimostrazione che quando uno lavora bene, spesso viene ripagato. Penso che le gare dell'ERC siano belle, ma purtroppo il campionato ha difficoltà a decollare.
 
Volkswagen e Pirelli non parteciperanno al prossimo WRC. Pensi che ciò avrà delle ricadute sul circus?

Beh, credo che non è detto che le Polo rimangano in garage, magari Volkswagen continuerà con un team satellite. Per quanto riguarda la Pirelli, a mio parere, la casa milanese ha mille altre cose in serbo e sta investendo molto su ricerca e sviluppo. Vedrete! Di sicuro, la mancanza di due gruppi così importanti sarebbe una perdita.


E sul nuovo regolamento del WRC 2017? Cosa pensi di questa estremizzazione della tecnica e della potenza, con il conseguente allontanamento dai modelli di serie?

Saranno macchine belle da vedere!


Cosa pensi di Rally Italia Talent? Ritieni che questo progetto sia una fucìna di giovani talenti da poter lanciare nella mischia?

Credo che tutto quello che avvicina i giovani ai rally faccia bene.


Su quale giovane italiano punteresti per il prossimo futuro?

Giovani bravi ne abbiamo, facciamoli crescere bene però! L'importante è che si continui ad investire con Aci Team Italia.


Nei rally conta di più il talento o i soldi?

Conta il talento, poi se hai i soldi tanto meglio.


Nella tua lunga carriera hai corso con tante vetture. Quale ritieni sia stata la più divertente e quale la più prestazionale?

La 208 T16 R5 è un ottimo compromesso tra costi e prestazione, le WRC sono molto belle.


Nel 2017 Abarth tornerà nel CIR con un monomarca dedicato alla 124 R-GT. Come vedi questo nuovo programma dello Scorpione? Qual è la tua opinione sulla classe R-GT?

Il ritorno di Fiat nei rally è un bene per tutti noi. Per quanto riguarda le GT non sì è ancora capita bene la categoria, o è stata spiegata male, ma è molto interessante.
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