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WRC / 4 dicembre
WRC / Per Mahonen le prove speciali dovrebbero essere più corte
Testo: Simone Vazzano

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In questo periodo dell'anno, si sa, vengono tirate le somme della stagione appena trascorsa, ma con lo sguardo già rivolto al futuro. Tra le tante discussioni aperte, quella riguardante i percorsi e le lunghezze dei rally mondiali dei prossimi anni è, come di consueto, una delle più spinose.

Dopo aver accennato qualche idea nei mesi scorsi, Jarmo Mahonen, FIA Rally Director, è tornato sull'argomento in un'intervista rilasciata al sito britannico Autosport. Mahonen, che lascerà la FIA a fine anno, ha spiegato il suo punto di vista, criticando vari eventi del WRC, in particolare il Wales Rally GB, per l'eccessiva lunghezza dei trasferimenti e proponendo alcune soluzioni che, a suo modo di vedere, renderebbero il WRC più appetibile alle grandi masse ed in particolare alla fetta più giovane di queste.

"Abbiamo sempre dato agli organizzatori massima libertà. In qualche caso ha funzionato, in qualche altro no" - ha dichiarato il manager finnico - "Bisogna standardizzare i rally con prove speciali che non superino i 10 Km. Un maggior numero di PS genera più news nei social media. Dobbiamo evitare di ripetere esperimenti come quello della 'Monstre' stage da 80 Km del Rally del Messico 2016. In quella prova non è successo assolutamente nulla e il pubblico ha smesso di seguirci perché lo abbiamo annoiato. C'è gente che pensa ancora che il WRC necessiti di rally con 1000 Km di prove speciali; io dico che non dobbiamo tornare indietro, il rally così come lo abbiamo conosciuto non esiste più".

E' abbastanza chiaro il pensiero di Mahonen che si anche detto contrario ai remote service: "Dobbiamo ricordare che il campionato è stato 'costruito' in funzione dei costruttori e che questi investono tanti milioni nelle hospitality. Se equipaggi e macchine vanno via dal Service Park la mattina per tornare soltanto la sera, cosa faranno gli ospiti? Per questo motivo sono contrario ai Remote Service. I rally moderni dovrebbero essere compatti e ruotare attorno al Service Park che è il cuore di tutto l'evento". In conclusione, non è mancata la critica alle gare con lunghi trasferimenti: "Al Wales Rally GB solo il 20,6% dell'intero chilometraggio era dedicato alle PS. Questa percentuale dovrebbe salire almeno al 25%, altrimenti si fa turismo, non rally".
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