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WRC / 4 aprile
WRC / La FIA contro i furbetti da Power Stage
Testo: Simone Vazzano

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Red Bull
 
Nelle ultime stagioni il WRC ha raggiunto prestazioni sempre più alte e l'estremizzazione dello sviluppo tecnico, l'aerodinamica libera e le gare sempre più 'sprint' hanno ridotto il divario tra le varie vetture. Motivo per cui, ancor più rispetto al passato, nulla può essere lasciato al caso e ogni decimo di secondo può rivelarsi fondamentale per guadagnare o perdere una posizione.

Anche per questa ragione, l'ordine di partenza è diventato un fattore fondamentale per il risultato finale ed è uno degli argomenti di discussione più battuti del pre, ma soprattutto del post-gara. Il regolamento attuale prevede che la Starting List di ogni prima tappa ricalchi fedelmente la classifica di campionato nel momento in cui viene redatta. Di conseguenza, coloro che sono in corsa per il titolo sono costretti a fare da "apripista" al resto della compagnia in tutte le gare e, soprattutto nei rally su fondi sterrati o innevati, questo comporta una grossa perdita in termini di secondi sul cronometro.

Quest'anno, dopo qualche stagione di lamentele, qualcuno ha deciso di passare dalle parole ai fatti. Al Rally di Svezia Sébastien Ogier si è volontariamente presentato in ritardo alla partenza della Power Stage, scegliendo di partire in coda alle World Rally Car (e dietro qualche R5) per provare l'assalto ai punti bonus riservati ai primi cinque classificati della prova speciale conclusiva, dopo un rally fortemente condizionato dal suo ruolo di "spazzaneve". Il secondo tempo di PS gli è valso 4 punti bonus e la strategia del transalpino, rivelatasi vincente, è stata successivamente copiata in Messico da Ott Tanak e Thierry Neuville, scatenando tante polemiche tra coloro che lo giudicavano come un atteggiamento antisportivo, preoccupati del fatto che questo potesse diventare il leit motiv dell'intera stagione.

Ci ha pensato il World Motor Sport Council della FIA a scongiurare questa eventualità votando a favore di un provvedimento secondo cui i concorrenti che non prenderanno parte alla Power Stage nell'ordine prestabilito non avranno diritto ai punti bonus. Decisione che avrà effetto immediato e che sarà quindi messa in atto a partire dal Tour de Corse in programma nel weekend, con buona pace dei protagonisti del WRC e dei loro strateghi che dovranno dire addìo ad ogni strana tattica atta a raggranellare qualche punto in più nelle PS conclusive dei rally mondiali.
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