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WRC / 31 ottobre
Enrico Brazzoli, il WRC3 ha un campione italiano
Testo: Lorenzo Vannoni

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Anche se è "solo" nella piccola categoria WRC3, il titolo mondiale di Enrico Brazzoli ha un significato speciale per noi. Non sappiamo fra quanto rivedremo un italiano campione in una categoria WRC (noi ci auguriamo presto, ovviamente), quindi questo successo ha un sapore del tutto particolare. Ci hanno creduto Enrico Brazzoli e Luca Beltrame, tenendo fede al suo motto "Cerca l'assurdo e raggiungerai l'impossibile". Il giorno dopo, il driver cuneese racconta come è andata la sua parabola ascendente: "Siamo partiti ad inizio stagione per cercare di ottenere un podio nel Campionato Mondiale WRC3, ma il successo di Montecarlo ci ha spinto a credere in un risultato ancor più prestigioso e gratificante". E così è stato, a giudicare dai risultati. Nelle cinque gare disputate al volante della Peugeot 208 R2, l'equipaggio Brazzoli-Beltrame ha ottenuto due vittorie (Montecarlo e Spagna), due secondi posti (Galles e Germania); solo in Sardegna c'è stata l'unica "stecca" - l'unica gara senza podio - in questa sinfonia di successi, ma bisogna dire che è stata una gara difficile e sofferta.

Commenta ancora Brazzoli: "Mi fa piacere che abbiamo conquistato questo titolo sul campo, con una gara di anticipo. Dopo i risultati di Germania e Galles eravamo convinti di poter puntare al titolo e per questo motivo ci siamo iscritti alla prova finale in Australia. Il regolamento parla chiaro: contano sei gare nell'arco della stagione e per il nostro ormai unico avversario (il finnico Taisko Lario, n.d.a.) il Costa Brava era l'ultima occasione. Lui doveva assolutamente vincere per continuare a sperare, mentre noi dovevamo arrivare secondi per assicurarci il titolo e su questo obiettivo abbiamo impostato la nostra gara".

Sul futuro, Brazzoli non si sbilancia, anche se non nasconde il desiderio di fare un "upgrade", ovvero prendere parte al campionato WRC2 2019 da pilota privato su una vettura di classe R5. Ma solo ad una condizione: "Se la Winners Rally Team, gli amici e gli sponsor continueranno a sostenermi sarò ancora al via delle gare iridate, perché quando assaggi le prove speciali di un rally mondiale non puoi più farne a meno". E allora non possiamo far altro che augurarci (e augurargli) di vederlo di nuovo allo start nella stagione 2019.
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