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WRC / 20 novembre
Ogier lascia il team, Citroen Racing annuncia il ritiro immediato
Testo: Luca Piana

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Sebastien Ogier e Julien Ingrassia lasciano Citroen Racing, quindi la Casa del Double Chevron abbandona il Mondiale Rally con effetto immediato. È questa, in sintesi, la comunicazione motivata e diffusa in mattina dal gruppo PSA che, a due mesi di distanza dall'inizio del prossimo Rally di Montecarlo, ha confermato il ritiro dalla serie iridata al termine di un'annata, quella del centenario del marchio, alquanto travagliata. Il sei volte campione del mondo, reduce dal biennio d'oro con il team M-Sport, è ormai da tempo in orbita Toyota, complice anche lo scarso feeling riscontrato in questa stagione con la C3 WRC Plus. Le vittorie ottenute nel Principato, in Messico e in Turchia non sono bastate per battere né - secondo l'entourage del campione di Gap - per competere ad armi pari con Ott Tanak. Ora, con l'estone già annunciato da Hyundai Motorsport, per il francese si spalancano le porte di Toyota.


«In seguito alla decisione di Sébastien Ogier di lasciare il nostro team alla fine di questa stagione - si legge nel comunicato stampa diffuso dal gruppo PSA -, il marchio Citroën ha deciso di porre fine al suo programma sportivo WRC nel 2020 a causa della mancanza di un pilota disponibile per la stagione 2020». Termina dunque anzitempo il programma biennale basato su due vetture, affidate rispettivamente al francese e all'equipaggio Esapekka Lappi e Janne Ferm, mentre proseguirà e «sarà rafforzata l'attività commerciale, - prosegue la nota - con un maggiore supporto e impegno per i clienti di tutto il mondo che gareggeranno con la C3 R5». Dal rientro in forma ufficiale nella serie, avvenuto nel 2017 (nella prima stagione delle WRC Plus), il bottino racimolato dai francesi è stato abbastanza magro, con l'appiedamento di Kris Meeke a metà stagione, dopo il rovinoso incidente al Rally di Portogallo, al trattamento non sempre ideale dei "casi" Mikkelsen e Breen. I picchi si sono riscontrati proprio con i due "Seb", Loeb - al Catalunya 2018 - e Ogier, nella prima metà di questa stagione.
 
Red Bull
 
«La nostra decisione di interrompere il programma WRC alla fine del 2019 è motivata dalla decisione di Sébastien Ogier di lasciare Citroën Racing - aggiunge Linda Jackson, la manager britannica che dal 2014 guida è a capo del sodalizio francese -. Questa è ovviamente una situazione che non volevamo, ma non stavamo considerando di dover disputare la prossima stagione senza Sebastian. Il nostro marchio è strettamente legato alla mondo dei rally e siamo orgogliosi di essere uno dei marchi di maggior successo nella storia della WRC, con 102 vittorie e 8 titoli costruttori».

 

«La nostra organizzazione - aggiunge Jean Marc Finot, direttore di PSA Motorsport - consentirà ai nostri esperti di sport motoristici di mostrare il loro talento nelle discipline sportive dei campionati in cui sono coinvolti i marchi del nostro Gruppo». A sorprendere maggiormente gli appassionati della specialità è la gestione del caso, visto che non più di dieci giorni fa Pierre Budar, (ex) team principal della Casa francese, ha rilasciato un'intervista al quotidiano sportivo "L'Equipe" in cui annunciava un pronto riscatto nella prossima stagione, da affrontare - nella migliore delle ipotesi - con tre vetture. Nelle stesse ore dai piani alti del gruppo è arrivato lo "stop", con il budget (e i dipendenti impiegati finora nel Mondiale Rally) che sarà dirottato nel World Endurance Championship, dove PSA ha intenzione di tornare con il marchio Peugeot. Resta libero un posto al tavolo delle trattative per l'avvento del WRC "Ibrido" che scatterà nel 2022, visto che la Casa francese ha già confermato di aver puntato su altri lidi.
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