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ALTRO / 8 dicembre
L'anno zero del Monza Rally Show nel segno di Andrea
Testo: Luca Piana

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È nel segno di un nome particolarmente comune, Andrea, il cui onomastico è caduto proprio pochi giorni fa, la 17ª edizione di un Monza Rally Show mai così innovativo. L'anno zero della kermesse lombarda, da sempre punto di riferimento per gli amanti di varie specialità motoristiche, ha premiato Crugnola, Nucita e Adamo che, seppur con ruoli e risultati differenti, sono riusciti a spiccare in un contesto profondamente rinnovato rispetto al recente passato. Saranno gli incassi del fine settimana - se non altro perché l'Autodromo traccia un bilancio, anche dal punto di vista economico, per ogni manifestazione - e la soddisfazione (o meno) dei partecipanti a dire se la scelta (quasi obbligata, viste le regole stringenti sulle WRC Plus) di puntare solo sulle vetture di categoria R5. Di sicuro Andrea Crugnola, già velocissimo nella passata edizione, ha sbaragliato la nutrita concorrenza, visto che all'appello degli organizzatori hanno risposto "presente" una sessantina di equipaggi, tra cui gli ufficiali Hyundai Dani Sordo, Craig Breen e Andreas Mikkelsen. In pista il varesino, navigato da Marco Bergonzi, ha scatenato tutti i cavalli della Volkswagen Polo R5 del team HK Racing con cui ha disputato anche il Campionato Italiano.


Grazie ad una prestazione senza sbavature, il portacolori della scuderia Gass Racing si è imposto sia nella gara "tradizionale", composta da otto tratti cronometrati spalmati su tre giorni, sia nel Master Show, in una finale al cardiopalma con Luca Rossetti e Nicolò Gonnella (Citroen C3 R5). A risultare decisiva, ancora una volta, è stata la prova speciale "Grand Prix", con tanti sorpassi ed alcuni contatti (su tutti Crugnola-Breen e Beretta-Rossetti) che - in parte - hanno rivoluzionato una classifica già ben definita dal venerdì. Fra coloro che si è inserito sin dall'avvio nelle posizioni di vertice c'è anche l'altro Andrea, Nucita, che nel suo debutto monzese in classe R5 - in coppia con Mattia Nicastri - si è tenuto alle spalle uno specialista della pista come Marco Bonanomi ed è riuscito ad ottenere un prezioso podio dietro solo a Crugnola e a Dani Sordo e Carlos Del Barrio. Stessa vettura, "ufficiale" - se vogliamo - per lo spagnolo, e solo pochi secondi a dividere i due. Il siciliano si è aggiudicato i 10 mila euro messi in palio dallo Hyundai i20 R5 Trophy contest, mentre 5 mila spettano ad Andrea Mabellini (con Virginia Lenzi).


Il fautore di questo Trofeo monomarca è Andrea Adamo, team director di Hyundai Motorsport, che già l'anno scorso scelse la passerella brianzola per questa iniziativa sportiva promozionale. Dopo il campionato Costruttori conquistato nel Mondiale Rally, il manager cuneese ha contribuito in maniera significativa al rilancio di una manifestazione che, in assenza di volti noti delle passate edizioni - su tutti Valentino Rossi, Tony Cairoli e Paolo Andreucci -, sembrava in una fase di stallo. Non è un caso se il programma ufficiale dell'evento è stato rivelato solo a fine novembre, con l'annuncio della presenza delle quattro Hyundai i20 WRC Plus nel Master Show (dove Dani Sordo ha battuto i compagni di squadra) di domenica è arrivato solo pochi giorni prima della partenza.
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