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WRC / 20 marzo
Coronavirus: un ''positivo'' al Rally del Messico, incertezza per le prossime gare
Testo: Luca Piana

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Qualcuno avrebbe voluto fermarsi prima ancora di transitare sulla pedana di partenza di un Rally del Messico disputato fra mille incertezze fino al termine della seconda tappa. Una scelta inevitabile, di buon senso, visto che era ormai evidente che per i team del Mondiale il rientro in Europa non sarebbe stato dei più semplici a causa dell'emergenza internazionale legata alla diffusione del "coronavirus". A distanza di qualche giorno dalla conclusione del terzo appuntamento della serie iridata il Segretario alla Salute Daniel Díaz ha confermato che un giornalista tedesco al seguito della carovana è risultato positivo al "Covid-19". Stando alle indicazioni fornite dal Ministero nazionale messicano l'uomo - che presentava sintomi lievi e attualmente risulta non essere grave - sarebbe venuto a contatto con altre 13 persone, tutte isolate per precauzione.


Nel frattempo la situazione nel Vecchio Continente sembra essere peggiorata. Per questo motivo, dopo le parole del presidente della FIA, Jean Todt, che di fatto ha anticipato il rinvio e l'annullamento di diversi eventi del motorsport internazionale, anche i vertici del World Rally Championship hanno fatto sentire la loro voce per confermare che i prossimi mesi saranno particolarmente delicati. Dopo il rinvio del Rally di Argentina, ricalendarizzato a settembre, ora sono finite nel mirino le prove previste in Portogallo (una decisione sarà presa nella prima settimana di aprile), Italia-Sardegna (si attende una risposta dal Governo entro il 25 marzo) e Kenya. L'impressione è che si vada verso il rinvio in blocco, senza la certezza - come già accaduto in altri sport - di un'effettiva ricollocazione in un calendario che non lascia ampio margine di modifica. A confermare questa sensazione sono anche gli stessi protagonisti della serie iridata. Sebastien Ogier, fra i più critici al termine del Rally del Messico, è tornato a casa e, si presume, prima di ogni ripartenza vorrà dire la sua, quantomeno discutendo con Toyota. Da qualche giorno la sede Hyundai di Alzenau è chiusa, con la promessa di rivedersi in aprile. Inevitabile, in attesa di ufficializzazioni, pensare che ciò metterà in discussione buona parte delle gare previste nel primo semestre.
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