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WRC / 24 aprile
WRC / Del Barrio e la quarantena: volontariato e allenamento, soprattutto mentale
Testo: Simone Vazzano

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Red Bull
 
Carlos Del Barrio è il protagonista dell'ultima puntata di Home Shakedown, la nuova rubrica in cui Hyundai Motorsport chiede ai propri portacolori come stanno vivendo questo periodo che li costringe lontani dagli eventi del WRC, loro habitat naturale.

L'esperto co-driver spagnolo, che da due stagioni è tornato ad affiancare Dani Sordo sul sedile destro della Hyundai i20 Coupe WRC, in casa dal suo ritorno dal Rally Messico, ha raccontato come la sua passione per le lingue e per la corsa lo stiano motivando in questo difficile momento storico.

Da copilota vincente, Carlos capisce l'importanza di una comunicazione efficace, ed ha quindi utilizzato il periodo in casa per migliorare la sua conoscenza di francese, italiano ed inglese. "Adoro le lingue, quindi ora ho la possibilità ed il tempo di farlo. Francese, italiano e sto anche lavorando sul mio inglese. Certamente mi sarebbe piaciuto anche trascorrere del tempo a preparare il prossimo rally, ma non sappiamo quando sarà, quindi non c'è molto da fare. Ero pronto a prepararmi per la Sardegna quando sono tornato dal Messico, ma ora dobbiamo aspettare e vedere cosa succederà".

Grande appassionato di corsa e ottimo maratoneta - il suo "personale" è di 3h 11m - Del Barrio ha dovuto rinunciare anche alla sua dose giornaliera di corsa a causa delle restrizioni in atto in Spagna, ma la mentalità da runner lo sta aiutando ad affrontare al meglio la quarantena forzata: "Non inizio mai una maratona pensando a tutta la distanza; mi concentro sui primi dieci chilometri poi, quando sono finiti, penso ai prossimi dieci e così via. La situazione di blocco ha richiesto una mentalità simile. Pensa a oggi, poi a domani, ma non oltre altrimenti è facile impazzire. Bisogna valutare il tempo in modo diverso e fare le cose passo dopo passo".

Un passaggio importante è quello relativo alla sua azione di volontariato al fianco alla Guardia Civil: "Abbiamo distribuito mascherine, fatto la spesa per gli anziani e spruzzato una miscela di acqua ed ipoclorito di sodio per cercare di fermare la diffusione del virus. Dato che vivo da solo, sono completamente a disposizione per la comunità. È incredibile, nel mio villaggio ogni persona si aiuta a vicenda. Abbiamo molti agricoltori qui ma anche molte persone anziane e la cosa più importante è fare si che non si sentano soli. Sentirmi utile mi aiuta molto anche mentalmente. Come sportivi professionisti, normalmente dobbiamo essere molto egoisti se vogliamo vincere, ma ora è completamente l'opposto. Dobbiamo renderci utili per le persone e non pensare solo a noi stessi ma agli altri."

Di certo l'alfiere Hyundai non trova il tempo di annoiarsi nemmeno in un periodo in cui le giornate sembrano tutte uguali: "Non sono certo la persona indicata per un consiglio su questa situazione, ma dobbiamo rimanere attivi e mantenere la concentrazione. Quando si tornerà alla normalità, dobbiamo essere pronti ad affrontare qualunque cosa accada. Ritornare in azione come la migliore squadra del mondo come siamo ora".
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