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WRC / 31 luglio
Calendari: chi viene e chi va
Testo: Luca Piana

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Si disputerà con una settimana di anticipo rispetto alle previsioni, dal 18 al 20 di settembre, il Rally di Turchia, secondo appuntamento della serie iridata previsto (a distanza di due settimane dalla "ripartenza" in Estonia) in seguito al lockdown, quinto complessivo di una stagione inevitabilmente suddivisa in due parti. Ad oggi restano cinque gli eventi in programma da qui a fine anno, oltre alle gare già disputate a Montecarlo, in Svezia e in Messico. Con lo spostamento della prova turca, inizialmente prevista dal 24 al 27 di settembre, si aprono scenari inediti anche per altre prove che potrebbero aggiungersi nei prossimi giorni, come il Rally di Ypres, in Belgio, ad oggi calendarizzato nel primo weekend di ottobre.


L'amministratore delegato del promotore WRC Jona Siebel ha ringraziato il Ministero della Gioventù e dello Sport della Turchia e TOSFED per aver accettato il cambiamento. "Il cambio di data ci offre opzioni se desideriamo introdurre ulteriori eventi nel calendario 2020 e siamo estremamente grati a TOSFED per la sua flessibilità in quelli che sono tempi difficili per lo sport in tutto il mondo.


Riguardo al Rally Deutschland, invece, gli organizzatori comunicano che la gara si terrà interamente all'interno della vasta area militare di Baumholder, in cui sarà più semplice monitorare l'accesso e le condizioni di sicurezza del pubblico. Certo, la mancanza delle prove lungo i vigneti della Mosella si farà sentire, ma l'alternativa era rinunciare all'edizione 2020 della gara.


Lasciando da parte il WRC, c'è purtroppo da segnalare la decisione degli organizzatori dello Janner Rallye, di rinunciare all'edizione 2021 della classica invernale in Austria. Ancora troppe incertezze nell'evoluzione della pandemia durante i prossimi mesi.
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