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WRC / 27 maggio
Al Safari Rally del Kenya torna la sfida tra Ogier e Loeb
Testo: Luca Piana

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A Montecarlo, nel round inaugurale dell'era ibrida, hanno "rubato la scena" a tutti i protagonisti abituali della serie iridata. In Portogallo, invece, entrambi speravano di poter ottenere un risultato migliore. Per il terzo round della sfida tra Sébastien Loeb e Sébastien Ogier, però, non bisognerà attendere ancora troppo a lungo. L'appuntamento è previsto tra poco più di un mese, dal 23 al 26 di giugno al Safari Rally Kenya.

Nell'occasione il campione del mondo in carica (coadiuvato da Benjamin Veillas) proverà a difendere il successo ottenuto esattamente un anno fa, proprio in contemporanea con il ritorno della gara nel calendario del FIA World Rally Championship. «Voglio difendere la corona conquistata nel 2021 (con Julien Ingrassia alle note, ndr)» ha confidato il pilota di Gap. In gara, sempre al volante di una Toyota Yaris Rally1, ritroveremo anche Elfyn Evans (con Scott Martin), Kalle Rovanpera (con Jonne Halttunen) e Takamoto Katsuta (con Aaron Johnston).

A Naivasha, invece, Loeb ritroverà la Ford Puma Hybrid Rally1 del team M-Sport dopo la dopo l'amaro ritiro avvenuto (quando si trovava in testa alla gara) nello scorso fine settimana in terra lusitana. «Di sicuro è stato bello vedere che, anche in Portogallo, siamo stati competitivi con una Puma che si è dimostrata molto veloce su un fondo sterrato - ha affermato il nove volte campione del mondo di rally -. Il Kenya sarà un appuntamento molto diverso rispetto a quello appena terminato, non conosco la versione attuale della gara, ho visto alcuni video delle tappe che sono molto diverse, sembrano quasi accidentate, con pietre molto grandi. Si tratta, però, dell'evento di cui ho più ricordi. L'ultima volta che ci ho corso la prova speciale più lunga misurava ben 120 chilometri e tutti noi avevamo un elicottero sopra le nostre macchine che "annunciava" alla fauna presente in loco che ci stavamo avvicinando a loro. Ora è molto diverso ed è molto più simile agli altri eventi tradizionali del Mondiale, è più facile affrontarlo in questa versione, ma la differenza per me rispetto al Portogallo è che non ho esperienza di queste tappe. È sempre molto più complicato quando arrivi a un rally dove non hai mai fatto delle tappe prima, non sarà facile ma sono davvero felice di andare».
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